Anna Racconta

L’amico di Tino
 
Un elefante di nome Tino viveva nella giungla e passava i pomeriggi a giocare a palla con il suo amico immaginario Miele, perché non aveva altri amici.
 
Gli altri animali del branco lo prendevano in giro perché non era uguale a loro: la sua coda assomigliava a quella di un leone.
 
Un giorno, mentre giocava a palla, incontrò un ippopotamo di nome Ippo e di cognome Ippo, che stava andando a scuola e gli chiese se voleva accompagnarlo. Tino gli rispose: “ Sì, molto volentieri”.
 
Si incamminarono e, arrivati a scuola, si sedettero vicini nello stesso banco.

 
Il maestro fenicottero disse:” Oh abbiamo un nuovo amico” riferendosi a Tino e chiedendogli di alzarsi per presentarsi alla classe. “Io sono Tino Efi, Tino di nome ed Efi di cognome!”
 
Durante l’intervallo, mentre stavano in giardino, Tino tirò fuori il suo amico immaginario e ricominciò a giocare a palla perché non conosceva nessuno.
 
 Il maestro fenicottero si avvicinò a Tino e gli chiese perché giocava da solo, lui rispose che non giocava da solo, ma con Miele.
“Chi è Miele?” Domandò il maestro.
“Miele è un mio amico molto speciale che ogni tanto si rende invisibile.”
 
Il maestro stranito gli chiese di farglielo vedere, Tino allora chiese a Miele di rendersi visibile, si scoprì così che Miele non era un amico immaginario, ma un simpatico camaleonte.
 
(Torino, 28 gennaio 2008)