Brava Anna!

Anna  e io

Anna mi ha fatto vedere i voti presi in pagella. Da buoni a ottimi, soprattutto nelle materie di indirizzo al Liceo Artistico. La sua media, quasi buona, è stata “sporcata” da un voto, in particolare un 6. Lo sapete, cari amici e colleghi docenti, dove ha preso 6 Anna? Tenetevi stretti. Ha preso 6 in “Scienze Motorie”. Niente di scandaloso se Anna non fosse tetraplegica grave. Lei in pratica muove solo la testa e non respira autonomamente. Ovviamente è esonerata dal praticare questa disciplina nella quale tuttavia è stata “valutata”. L’unica parte del corpo che riesce a muovere è la testa e con questa, tenendo il pennello in bocca, dipinge quadri molto belli. Se proprio dovevano valutarla dovevano metterle 10, visto che oltre che al pennello lei con la testa guida la sua carrozzina elettronica per muoversi semi-autonomamente.

Anna, tuttavia, non si è scomposta più di tanto. Io sono solo amareggiato per la deriva in cui stanno spingendo la scuola che, ciò nonostante, resta un corpo vivo e in larga parte positivo soprattutto grazie alla resilienza di tanti bravi docenti e di qualche dirigente che sopravvive e mantiene la bussola in questa “nave sanza nocchiere in gran tempesta”. Ad Anna, e a me più ancora di lei, non interessa il voto. Però. Mettiamo che una certa media potrebbe servirle per accedere ad un indirizzo di studi superiori. Mettiamo che quella media potrebbe servirle a conseguire una borsa di studio. Perché dovrebbe essere penalizzata per un handicap che la penalizza già oltremodo di suo e per tutta la vita? Certo la scuola non può restituirle ciò che lei ha perso, non può surrogarle la sventura. Nessun atteggiamento pietistico. Lei si incazza se avverte in qualcuno che la circonda un atteggiamento pietistico. Però sia almeno rispettata la sua condizione magari pensando e interrogandosi: se quell’alunn* che prende 9 in Scienze Motorie fosse nelle stesse condizioni di Anna, quanto prenderebbe, quanto potrebbe prendere?

Boh!?