Quando ti hanno tolto
Spostarti, anche solo per fare il bagno, portarti a passeggio, andare a scuola, ai giardinetti dove guardi triste gli altri bambini che corrono, saltano, vanno allo scivolo, all’altalena (piaceva tanto a te e prima dell’incidente mi facevi spingere per tanto tempo (ricordi?) fino a stancarmi mentre dicevi: Ancora nonno, più forte, più forte!) ; spostarti con il ventilatore, l’aspiratore per le tue broncoaspirazioni e tante altre cose è un’impresa. Ci vuole la presenza di due persone. Oltre al rischio che possa smettere di funzionare, o funzionare male, per un qualsiasi motivo.
Per questo i tuoi genitori, dopo aver tanto riflettuto, tra mille dubbi e ansie e dopo aver persa la speranza che tu possa per via naturale tornare a respirare autonomamente, hanno deciso di impiantarti un pacemaker respiratore, stimolatore del nervo frenico.
E il tempo per questo altro intervento chirurgico è quasi arrivato.